Messaggio di S.E. l’Arcivescovo per la 4ª Festa diocesana delle Giovani Coppie
Porgo un cordiale saluto ai partecipanti alla Quarta Festa diocesana delle giovani coppie, che tratterà il tema
“Una sessualità liberata da ogni ambiguità”.
Ringrazio i responsabili e l’assistente dell’Ufficio diocesano di Pastorale Familiare e i relatori Antonio Adorno e Piera Di Maria , che vi aiuteranno a riflettere sull’importante tema della sessualità coniugale, accompagnandovi in una comprensione più profonda dell’Esortazione apostolica Amoris Laetitia di Papa Francesco.
Il messaggio biblico ci fa vedere la differenza sessuale in un’ottica assolutamente positiva e creativa. La bellezza della sessualità , compresa all’interno progetto di Dio sull’umanità, è un dono di Dio attraverso il quale la vita umana si propaga, si conserva, si arricchisce. Il peccato umano ha però ferito anche la sessualità umana, che ha bisogno di redenzione.
Papa Francesco nel n.74 di Amoris Laetitia scrive: ”L’unione sessuale, vissuta in modo umano e santificata dal sacramento, è a sua volta per gli sposi via di crescita nella vita della grazia. È il “mistero nuziale”- Il valore dell’unione dei corpi è espresso nelle parole del consenso, dove i coniugi si sono accolti e si sono donati reciprocamente per condividere tutta la vita. Queste parole conferiscono un significato alla sessualità, liberandola da qualsiasi ambiguità. Tuttavia, in realtà, tutta la vita in comune degli sposi, tutta la rete delle relazioni che tesseranno tra loro, con i loro figli e con il mondo, sarà impregnata e irrobustita dalla grazia del sacramento che sgorga dal mistero dell’Incarnazione e della Pasqua, in cui Dio ha espresso tutto il suo amore per l’umanità e si è unito intimamente ad essa. Non saranno mai soli con le loro forze ad affrontare le sfide che si presentano. Essi sono chiamati a rispondere al dono di Dio con il loro impegno, la loro creatività, la loro resistenza e lotta quotidiana, ma potranno sempre invocare lo Spirito Santo che ha consacrato la loro unione, perché la grazia ricevuta si manifesti nuovamente in ogni nuova situazione”.
Il Papa invita ad accompagnare nei primi passi della vita matrimoniale i giovani sposi. Scrive: ”Ricordo un ritornello che diceva che l’acqua stagnante si corrompe, si guasta. È quanto accade quando la vita dell’amore nei primi anni del matrimonio ristagna, smette di essere in movimento, cessa di avere quella sana inquietudine che la spinge in avanti. La danza proiettata in avanti con quell’amore giovane, la danza con quegli occhi meravigliati pieni di speranza non deve fermarsi. Nel fidanzamento e nei primi anni di matrimonio la speranza è quella che ha in sé la forza del lievito, quella che fa guardare oltre le contraddizioni, i conflitti, le contingenze, quella che fa sempre vedere oltre. E’ quella che mette in moto ogni aspettativa per mantenersi in un cammino di crescita. La stessa speranza ci invita a vivere in pieno il presente, mettendo il cuore nella vita familiare, perché il modo migliore di preparare e consolidare il futuro è vivere bene il presente” (AL, 219)
AugurandoVi di essere sempre fedeli al dono dell’amore di Dio, che si realizza attraverso il sacramento del matrimonio, invoco l’intercessione della Madonna madre del bell’amore e regina delle famiglie e vi benedico.
Monreale, 26 giugno 2016
✠ Michele Pennisi
Arcivescovo di Monreale