Le schede del Convegno del 5 giugno 2016
Cosa porto a casa
Molteplici anche le risposte a questa domanda. I convenuti hanno riferito di portare con sé forza e gioia, di avere compreso di più la bellezza di sentirsi Chiesa e il desiderio di cercare il bene del prossimo, nonché di sentirsi arricchiti spiritualmente come famiglia, intesa come scuola di fraternità, di accoglienza e di condivisione.Un altro dato positivo che si rileva è la speranza che la famiglia possa riprendere il ruolo che le è proprio, quello di educatrice alla fede per i propri figli con la consapevolezza che la Grazia di Dio non farà mai mancare il suo sostegno.
I presenti hanno portato inoltre a casa il desiderio di guardare con rinnovato interesse al bene dell’altro, cercando di valorizzare la ricchezza della condivisione, la pazienza e l’intesa spirituale all’interno della coppia, nella convinzione che se c’è Gesù, tutto può trasformarsi in amore, alla presenza dello Spirito Santo.
E’ importante mettersi in gioco per migliorarsi senza pretendere cambiamenti nell’altro, con la consapevolezza che siamo amati da Dio sia come singoli che come coppia, facendo parte di una grande Famiglia, la Chiesa santa di Dio.
L’esposizione dell’esortazione “Amoris Laetitia” da parte dei relatori costituisce un grande arricchimento ed aiuta ad affrontare la vita quotidiana con più serenità; i relatori sono riusciti a trasmettere quello in cui credono veramente, comunicando un senso di gioia, di bellezza e il senso della Famiglia come dono da custodire e facendo comprendere che all’interno della famiglia cose che si danno per scontate, in realtà non lo sono, perché nulla è dovuto; dunque dobbiamo vivere con un costante senso di gratitudine a Dio e ai membri della nostra famiglia, fortemente incoraggiati ad andare avanti, con tanto desiderio di testimoniare la bellezza di essere famiglia nella gioia della condivisione e dell’incontro.